venerdì, dicembre 26

family?

L’amore è eterno finché dura.
Lo so l’ho già detto. Forse una volta forse di più. Ma tutte le volte che penso che ci sia una via di scampo, che finalmente ci sia qualcosa che mi dimostra il contrario, ecco che il mondo mi dimostra che la mia (che poi non è nemmeno tanto mia) teoria è inesorabilmente vera.
Mi guardo in torno e quelle che credevo persone evidentemente e senza ombra di dubbio felici e innamorate, di colpo sono tristi, sole, e pervase da un silenzio che uccide.
Ecco è questo quello che più mi spaventa.
Il silenzio che uccide.
Forse sono cresciuta con una immagine distorta della realtà, forse, nonostante tutto sono un’inguaribile romantica, forse.. che ne so, ma credevo che davvero si potesse vivere per sempre felici e contenti con la stessa persona.
So benissimo che può essere considerato in stridente contrasto con quello che ho scritto poche righe sopra, ma forse non lo è così tanto.
Cerco di spiegarmi meglio: l’amore dura sicuramente poco, poi subentrano altri sentimenti, altre dinamiche che ti portano a vivere serenamente il resto della tua vita con l’unica persona che ti ha reso davvero felice.
Così pensavo –ingenuamente- che si potesse vivere.
E invece..
Cosa porta due persone felici e contente ad allontanarsi sempre più?
Come può il tempo scavare canyon tra due innamorati?
Perchè i difetti diventano punteruoli che colpiscono la carne?
Quando è iniziata la fine?
Dopo quanto si capisce che “la favola bella è finita” e che ci si è svegliati?
Dopo quanti anni non si riesce più a guardare l’altro con la stesso sguardo?
Urla e pianti...oppure silenzio e pianto.. oppure silenzio, solitudine e basta.

E io?
Sono impotente.. lascio che gli eventi si sovrappongano che dilanino le carni fino a che non se ne potrà più.. fino a che non si troverà una soluzione.
Ma che soluzione? Esiste davvero?

La sofferenza della persone che ti stanno a cuore.. delle persone che ti hanno dato la vita è la cosa che più mi disturba. Mi ferisce più di mille spade. E non so cosa dire.. e non so cosa fare per farli riavvicinare, per far si che si torni quelli di una volta.
Ma il bello è che nessuno è più quello di una volta.. ecco il vero problema.
Non so proprio come comportarmi. E non vale nemmeno scappare, non tornare più. Li lascerei solo soli nelle loro torri di cristallo.. nelle loro convinzioni.
E quindi?
Non so sono ancora al punto di partenza..l’amore è eterno finché dura.
Ma allora ne vale ugualmente la pena?

Qualcuno ha scritto “21 anni buttati nel cesso”..
Io dico, consolati, qualcuno ne ha buttati 30 e se ne sta accorgendo solo ora...

Buon natale.

lunedì, dicembre 22

meravigiose candele accese..

Stanno i giorni futuri innanzi a noi
come una fila di candele accese,
dorate, calde e vivide.

Restano indietro i giorni del passato,
penosa riga di candele spente:
le più vicine danno fumo ancora,fredde, disfatte, e storte.


Non le voglio vedere: m’accora il loro aspetto,
la memoria m’accora del loro antico lume. E guardo avanti le candele accese.


Non mi voglio voltare, ch’io non scorga, in un brivido,
come s’allunga presto la tenebrosa riga,
come crescono presto le mie candele spente
Costantinos Kavafis

martedì, dicembre 9

12.09

2002.12.09
"ti amo, ti abramo, ti sta-amo..ma di più..ecco.vorrei te come madre dei miei figli, se fossi bigamo vorrei due volte te ma bastebbe la tua metà per occupare completamente la mia mente [...]"

2008.12.09
"Sei stata il mio sogno primo di conoscenti, sei stata il mio sogno quando ti ho incontrata e sei il mio sogno ad occhi aperti ora.
Ogni momento con te è indescrivibilmente bello, ti vorrei sempre al mio fianco e mi basta guardarti quando dormi (per 9 ore di fila….) vicino in macchina e pensare che sei lì con me per capire quanto sono felice.
Non sono mai stato così: felice, sereno, e sicuro dell’amore che provo nei tuoi confronti.
Mi piace vederti insieme ai miei amici, vederti ridere con loro e con me per le stronzate che facciamo, non credevo che un giorno sarei potuto essere così.
In ogni momento vorrei che ci fossi anche tu, sei veramente l’unica che mi fa sentire quello che non avevo mai voluto e potuto essere.
Ti amo"



gli uomini più importanti della mia vita..
quelli senza i quali non sarei così..
quelli senza i quali non potrei più vivere.

venerdì, dicembre 5

mercoledì, dicembre 3

errori

ho fatto molti errori.
questo non è stato il primo..mi sono spesso imbarcata in storie che sapevo non avrebbero avuto futuro, ho scelto partner poco affidabili, ho ucciso molta gente per il sapore del sangue..della caccia e della violenza.
ho assecondato troppe volte l'istinto selvaggio di dar dolore alla gente.

ma sicuramente questo sarà l'ultimo errore.

sono qua seduta sul pavimento spalle al muro..in tutti i sensi.
sento il flusso del sangue che scorre..la pulsione del cuore che pompa..
ho il viso coperto di sudore e la bocca che sa di sale.
forse sono le lacrime..ma il sapore non è molto diverso in fondo.
ho il respiro spezzato e lo stomaco stretto come un pugno.

mi asciugo le mani sulla camicia bianca (la mia preferita, quella che ha i bottoni fino a metà braccio, quella che ti fa impazzire)..tiro fuori il caricatore stando attenta a tenere la testa in giù.
tredici colpi.
questa è la distanza che mi separa dalla soluzione a tutto.
rimetto dentro il caricatore e porto il colpo in canna.

clik

cerco di recuperare un po' d'aria per mettere insieme il mio ultimo respiro e senza pensarci troppo mi alzo per uscire dal mio riparo.
mentre sollevo la pistola per inquadrare il tuo viso tra le tacche del mirino, mi viene in mente tutto quello che ci ha portato a questo..
come abbiamo fatto a non accorgerci di quanto stessimo esagerando?
e mi perdo ancora una volta nel tuo viso..nel ricordo delle cose belle che mi hai dato.
in fondo è questo che ha sopito la bestia fino ad ora..

ma è l'ultima cosa che sento prima del lampo che ti scaravento addosso.

sono tornata.